Buongiorno a tutti e buon lunedì

Newsletter n. 21

Le considerazioni della settimana riguarda le abitudini radicate: 'In pensione da se stessi'; e il teatro psicologico del cambiamento: 'Inventarsi giorno dopo giorno'. 

Ad arricchire la newsletter due articoli realizzati dai partecipanti alle formazioni di coaching e counseling..

Un cordiale saluto e buona lettura
Lorenzo

www.stepconsapevole.it

NEWSLETTER N. 21 - 30 Maggio - Anno 2016

 

Associazione Culturale Ferrara

 

'UN PASSO AVANTI E DUE DENTRO' di Lorenzo Manfredini

'Un passo avanti e due dentro' è una newsletter settimanale dell' Associazione STEP Consapevole, scritta da Lorenzo Manfredini, e al tempo stesso è un prezioso strumento di riflessione e formazione.

‘Tutti abbiamo bisogno di sentirci a casa: dentro di noi, in famiglia, nel mondo. Quando la realtà suona in modo disarmonico la creatività e nuovi paradigmi possono fare la differenza’.

La Newsletter è dedicata alle idee che partono da dentro e invitano a trasformare la consapevolezza in salute psicologica.

POST
'In pensione da se stessi'
di Lorenzo Manfredini

Pensando a quelli che commentano o criticano, poi a quelli che continuano a fare la stessa vita e lavoro, e ancora a quelli che si definiscono sempre con lo stesso ruolo e nome, mi chiedo: ‘poveretti, come fanno a fare sempre le stesse cose, avere sempre lo stesso tono, la stessa postura di discorso, la stessa parola in bocca e sulla punta della lingua, la stessa ironia e battute … come fanno ad essere sempre uguali e a ripetersi?

Poi mi sono detto che non riguarda solo pochi individui, riguarda tutti, riguarda anche me. Oddio! Scrivo, mi parlo e mi rispondo da solo.

E quindi, potrebbe essere utile smettere di essere se stessi e diventare qualcun altro, d’ufficio, andare in pensione? Andare in pensione dalla propria identità, quindi dal proprio lavoro, dai propri gesti, dai propri pensieri e abitudini. Invece di vivere qualcosa che non è vita, ma sopravvivenza, incrostazione, ristagno, facciamo del bene all’ecosistema. Cambiamo.

Salviamo la buona comunicazione, la meditazione, la vita attiva, la cura delle sofferenze altrui, compreso il contatto e il massaggio, tutti i gesti e i lavori che debordano la propria persona e identità, quelli votati all’alterità. Liberiamo tutti i gesti che fanno a meno di riferirsi a se stessi.

Ad un certo punto, abituarsi a vivere in un mondo senza ‘io’, significa andare in pensione e guadagnare una libertà speciale del pensiero. Non è troppo tardi. Nemmeno arrendersi a nuovi destini.

Abbiamo passato gli anni migliori a combattere contro le virgole, gli apostrofi, gli accenti e gli a capo della vita: e abbiamo perso.

Ora dobbiamo improvvisare, senza pause e balbettamenti, semplificare la vita senza aumentarne le ambiguità. Imparare una nuova lingua, la lingua del mondo odierno che evolve e ci supera. Dobbiamo solo andare in pensione, di tanto in tanto, da noi stessi e incontrare l’alterità.

POST
'Inventarsi giorno dopo giorno'
di Lorenzo Manfredini

Inventarsi giorno dopo giorno e pensare a se stessi come progetto, riguarda due stati mentali. Da una parte significa entrare nelle viscere della vita reale senza compromessi per esprimere la propria unicità. Significa accettare e guardare coraggiosamente i paradossi di ognuno nella loro inspiegabilità, imprevedibilità e irripetibilità. Dall’altra, pensarsi come progetto, significa agire con responsabilità, libertà, scelte, direzionalità.

Se penso ad una persona che abbia questo doppio sguardo su di sé e sul mondo, penso ad una persona capace di vivere nel ‘teatro delle situazioni’ e contemporaneamente nel proprio ‘teatro psicologico’.

Nel teatro delle situazioni l’evento, il pensiero e il sentimento sono fluidi e incandescenti. L’orizzonte è aperto, possibile, assurdo, contingente. C’è la presenza a se stessi momento dopo momento e ogni muro è vissuto come un inventare se stessi giorno dopo giorno. In altri termini, le vie d’uscita da qualsiasi problema si inventano.

Nel teatro psicologico, invece, si procede di necessità in necessità e si sviluppa un’idea, un pensiero che progetta, che anticipa, che conosce per ‘esplodere verso’. Che osserva i fenomeni e vi trova un senso e una direzione.

Così, nel teatro delle situazioni, troviamo persone capaci di vivere l’angoscia, delle proprie scelte in libertà, senza giustificazioni e senza nascondimenti. Nel teatro psicologico, troviamo individui capaci di studiare i nuovi linguaggi della comunicazione, del computer, della rete e a vedersi proiettati in nuovi mondi possibili. A dare corpo, attraverso la consapevolezza, l’interpretazione e l’azione, a progetti in campi sempre più ipotetici e a ritrovarsi nello specchio delle proprie creazioni.

Quindi, avanti con il pensiero che crea e che trae dalle cose immediatamente evidenti un futuro possibile e superabile, in contatto con un corpo e un sentimento che fluiscono.

Rassegna della settimana

Articoli realizzati dai partecipanti al Master di
Coaching e Counseling dell'Associazione STEP

Coaching: 'Da convinzioni limitanti a credenze potenzianti' di Andrea Vezzani

Andrea Vezzani ci invita a riflettere sul cambiamento delle nostre convinzioni.

Coaching: "Il cuore, ben altro che un semplice muscolo" di Isabella Carlotta Poli

Isabella Carlotta Poli ci parla di cervello e di cuore.

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