Buongiorno e buon lunedì.
L'invio della newsletter riprenderà dopo ferragosto. Auguro a tutti un'estate serena e rigenerante.

Newsletter n. 28
Le considerazioni della settimana riguardano il principio di realtà: 'Insegnami ad essere felice' e 'Apprezzare il niente che c'è già qui'.. 

Un cordiale saluto e buona lettura
Lorenzo

www.stepconsapevole.it

NEWSLETTER N. 28 -  18 Luglio - Anno 2016

 

Associazione Culturale Ferrara

 

'UN PASSO AVANTI E DUE DENTRO' di Lorenzo Manfredini

'Un passo avanti e due dentro' è una newsletter settimanale dell' Associazione STEP Consapevole, scritta da Lorenzo Manfredini, e al tempo stesso è un prezioso strumento di riflessione e formazione.

‘Tutti abbiamo bisogno di sentirci a casa: dentro di noi, in famiglia, nel mondo. Quando la realtà suona in modo disarmonico la creatività e nuovi paradigmi possono fare la differenza’.

La Newsletter è dedicata alle idee che partono da dentro e invitano a trasformare la consapevolezza in salute psicologica.

POST
'Insegnami ad essere felice'
di Lorenzo Manfredini

A volte ci comportiamo come se fossimo fuori dal mondo, pazzi e un po’ strani, con l’obiettivo di vivere la nostra vita appieno.
 
Facciamo scelte di campo drammatiche per vivere e lavorare, talvolta smettendo di studiare, di formarci o di imparare un nuovo mestiere, scegliendo il piacere più che il sacrificio.

Ci raccontiamo che molti professionisti hanno scelto vite non rituali per realizzare se stessi. Persone che hanno viaggiato, oziato, aspettato il loro momento creativo. La magia della realizzazione del momento perfetto.

Il problema è che talvolta ci sentiamo soffocare dalla nostra città, nel nostro appartamento, nelle abitudini della nostra vita. Pensiamo in modo drammatico. Gli amici ci soffocano, le loro teste sono vuote e senz’anima, le ragazze ed i ragazzi, avvicinati per contatti del terzo tipo, fanno venir voglia di rimanere single a vita. Tutto questo non è sano. E non è uno scherzo.

Quando non veniamo educati, nei nostri sogni vorremmo essere dove nessuno ci guida. Ma senza educazione non si sviluppano i recettori cerebrali necessari per vivere attrezzati di umorismo, regole, buon senso e visioni.

Ognuno di noi ce l’ha l’educazione per attivare le risorse. Ma quando vengono fatte scelte uniche di ‘mare e sole’, di sport e divertimento, di surfismo sulle onde di una vita che sembra confusa, perdiamo quell’attivatore interiore. Perdiamo il potere della ragione.

I nostri genitori che ci dicono: ‘sii felice’, talvolta aggiungono ‘non fare cose stupide’ e domandano ‘cosa non va nel nostro appartamento o nelle nostre abitudini?’. In realtà dicono ‘vivi sotto quest’albero, che va bene’.

Ma i figli, ‘dopo tanti consigli’, si chiedono: ‘caro genitore, hai fatto pulizia nell’armadio dei tuoi ricordi?’. Vuoi davvero che mi impegni in inutili sforzi e in cose che che non vedranno mai la luce? E, soprattutto, ‘mi puoi insegnare ad essere felice?’.

POST
'Apprezzare il niente che c'è già qui'
di Lorenzo Manfredini

Felice di vedermi? Chiede una madre al figlio, che al momento vive con il genitore separato e la sua compagna. ‘Per venirti a trovare ho dovuto affrontare la tua orribile matrigna e la sua pestifera figliola. E’ stata molto dura’.

In realtà, la matrigna e la figlia non sono né spiacevoli né insipide, sono tutte e due bellissime, calorose, incantevoli.

Queste battute di una mamma arrabbiata sono sbagliate, tutti lo capiscono. Però le emozioni girano così.

‘Cara mamma, come figlio non sono il tuo amante e non sono tuo figlio, non sono il tuo ‘altro’ figlio. Quello delle tue aspirazioni. Sono io, mi vedi?

Perché sei venuta? Per starmi vicino? Qual è l’idea? Dici spesso: ‘se fossi stata una madre migliore ..., se il tuo matrimonio non fosse andato a rotoli … Voglio dirti che le brutte cose capitano nella vita. Fallo accadere! Permetti che accadano! Accettalo!’. ‘Mi dispiace, continua il figlio, che la tua vita sia così, che tu non abbia realizzato i tuoi sogni, mi dispiace per te e per me’.

Mentre leggiamo queste frasi ci rendiamo conto di quanto siano pervasive le conseguenze delle le dinamiche familiari e le separazioni nel rapporto madre figlio.

Oggi va molto di moda pensare che la madre non voglia che un figlio trovi una compagna della vita. Ma cosa può essere utile ad una madre, per mitigare il pensiero egoistico, se vale solo il suo punto di vista, la sua sofferenza o la sua scontentezza?

Non serve morire dentro, basta fermarsi. Per badare a un figlio e volergli bene, basta tenere alla larga il proprio pensiero giudicante. Basta smettere di volere. Basta continuare ad amare la vita lo stesso, nonostante tutto. Quello che serve è niente, nel senso che basta poco perché non si ha proprio bisogno di niente altro. Basta quel niente che c’è già qui. 

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