Hai provato ad essere consapevole di te in molti momenti della giornata. Ti sei accorto di muoverti in modo meccanico, di ripeterti, di vivere di corsa e di darti per scontato.
Hai cercato di fermarti, di tanto in tanto, anche di parlare. Ti sei ascoltato, hai cercato di sintonizzarti con il tuo momento e ti sei detto ‘aspettiamo, verrà da sé!’
Tutti i dubbi maturati, le strade intraprese, l’impegno profuso e tutto il resto ti hanno condotto ad un punto fermo. Hai messo il dito in alto per sentire il vento e hai accettato di seguire la corrente. Al momento non puoi fare altro che assecondare quello che c’è.
E mi chiedo: ‘che male c’è?’
Cosa c’è di male a fermarsi, a riflettere, o meglio, a meditare per sentire cosa si muove nel profondo di ognuno di noi, di sentire quei movimenti energetici interiori che chiamiamo vitalità, passione, amore, ma anche ansia, angoscia, smarrimento?
Sì, certo, tutto in modo sottile, embrionale, privato. Ma è lì, è da quell’ascolto di presenza a se stessi, non mortificato da pregiudizi, che cominciamo a cogliere il ‘momento’ con tutte le sue opportunità.
Senza escludere i fardelli di un futuro pieno di paure o di un passato pieno di dolore o di sensi di colpa, l’energia si muove. Si muove il corpo, si accendono le emozioni e si muovono i pensieri e quello che deve venire, viene da sé. Prepotentemente.
Se accettiamo di partecipare a questo semplice gioco di resa al ‘momento’, la teoria dei giochi dispiegherà tutto il suo potenziale di informazione e ci verrà in aiuto. Entreranno in gioco l’analisi delle decisioni personali, i conflitti tra le parti e le strategie degli attori in gioco, in un processo di creatività matematica, alla ricerca delle migliori soluzioni cooperative.
Ah, che respiro!
C’è la possibilità, fermandosi, non di cadere nel nulla, ma di assistere ad un processo che ha in sé la forza di accogliere la competitività e la cooperazione, e che possiamo percepire come sussulti di pensiero emergente.
Un nuovo modo di guardare le cose e di interagire con noi stessi attraverso modelli di pensiero che interpretano e riformulano la vincita, la perdita e la spartizione delle nostre risorse ed equilibri, attraverso un nuovo lancio di dadi. |