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Buongiorno e buon lunedì.
Ci sono due forze motrici fondamentali: la paura e l’amore. Quando abbiamo paura, ci ritraiamo indietro dalla vita. Quando siamo innamorati, ci apriamo a tutto ciò che la vita ha da offrire con passione, entusiasmo e accettazione. (John Lennon) | |
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Associazione Culturale Ferrara
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Newsletter n. 6
Le considerazioni della settimana riguardano la qualità della vita e dei rapporti umani: 'Piccole cose che influenzano la vita'; e alla speranza: 'Mettiti comodo e guarda avanti'.
Ad arricchire la newsletter quattro post realizzati dai partecipanti alle formazioni di coaching e counseling. | |
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'UN PASSO AVANTI E DUE DENTRO' di Lorenzo Manfredini
'Un passo avanti e due dentro' è una newsletter settimanale dell' Associazione STEP Consapevole, scritta da Lorenzo Manfredini, e al tempo stesso è un prezioso strumento di riflessione e formazione.
‘Tutti abbiamo bisogno di sentirci a casa: dentro di noi, in famiglia, nel mondo. Quando la realtà suona in modo disarmonico la creatività e nuovi paradigmi possono fare la differenza’.
La Newsletter è dedicata alle idee che partono da dentro e invitano a trasformare la consapevolezza in salute psicologica. | |
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POST
'Piccole cose che influenzano la vita'
di Lorenzo Manfredini |
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Quando percepiamo la ricchezza della nostra vita dispiegarsi in ritmi intensi e appaganti e alla sera ce la raccontiamo con fatti di cronaca e obiettivi raggiunti, sentiamo dentro di noi di avere una storia: un passato, un presente e un futuro, definiti e riconoscibili.
Ci sentiamo nei nostri panni, nei nostri anni, nei nostri ruoli. Abbiamo una identità. Viviamo le nostre inquietudini e ansie e aneliamo ad un futuro coerente, di progetti e sogni.
Ma quando ci soffermiamo sulle cose che hanno influenzato la nostra vita, sulle cose apprese e godute, sul movimento della nostra energia, sulle cose che contano davvero, il nostro interesse cade sugli eventi della consapevolezza. E il tipo di persona che sperimentiamo è del tutto diversa.
Affiorano i ricordi degli anni giovanili con un occhio alle esperienze della consapevolezza che hanno davvero cambiato la nostra vita, a dispetto di un’educazione e di un mondo troppo vincolanti.
Si scopre un modo tutto nuovo di vivere senza filtri e senza dipendenze, una vita trasparente ed esuberante che trapela nella risata, nel piacere, nella felicità, ma accoglie le diversità, i vincoli, i drammi, le tragedie. Non si oppone, non prende posizione, diventa solo selettiva. Si sperimenta e si sceglie la realtà nella quale vivere.
E’ una vita che viene vissuta nella magia degli intrecci di ogni relazione, in ogni persona ed esperienza. E’ l’espressione artistica di chi guarda il cielo e vede l’infinito. Vede le persone incontrarsi in vite parallele, in pellegrinaggio tra fenomeni interiori e mondo, e le accoglie.
E anche quando il dolore mentale rasenta la follia e si perdono i ricordi, e si vive in un inferno personale, la consapevolezza riporta la verità al centro dei propri interessi. Spicca quel bisogno unico di ritrovarsi e vivere nel contesto dell’essere, dell’ascolto e del silenzio.
E’ quel silenzio speciale dove si impara ad amare le gioiose vibrazioni di pensieri, emozioni e vita da condividere con l’amato e gli amici di ogni giorno, e con le care persone che vivono in altri mondi e che di tanto intanto si affacciano al nostro. | |
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POST
'Mettiti comodo e guarda avanti'
di Lorenzo Manfredini |
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Ci sono cose che fanno male. Nella perdita del lavoro, con tutte le sue conseguenze drammatiche, nuvole di pensieri non si staccano dalla mente. Il trattamento subito, l’essersi sentiti usati, la mancanza di sensibilità per la famiglia, le cattiverie, le bugie, il non aver parlato chiaro, i rapporti deteriorati dalla sfiducia dei colleghi, diventano il rovello quotidiano di giorno e di notte.
Un carattere affettuoso, sensibile, empatico scopre un mondo. Il suo mondo. Scopre il vittimismo, l’inerzia e la pigrizia, ma anche un pensiero rivolto al futuro: ‘vado a letto (esausta, stanca, avvilita) e ‘penso’ al futuro’. Così diventa interessante anche il non dormire che guarda oltre.
All’inizio scopre lacci e lacciuoli che non le consentono di rinunciare ad un’idea di sicurezza e a una convinzione di incapacità (che sarà di me!).
Poi, nel mezzo della tempesta, si affaccia l’idea che si può vivere ugualmente, che sceglierà che cosa fare, che potrà valutare, ‘si e no’, cosa vale la pena intraprendere.
Comincia ad accarezzare l’idea di accettare di poter affrontare le situazioni incognite, sentendo di poter trovare le risorse per affrontare cose che non conosce e intuisce nuove risorse per il futuro. O almeno, dentro, le vede.
Le deve accompagnare fuori, però.
Fuori da quel riposo esausto che le consente di immaginare, ma non ancora di creare.
Non serve chiudere rapporti, arrabbiarsi, ammutolirsi.
E’ fatta. Basta aprire un nuovo asilo al bimbo che c’è dentro di lei. Si adatterà alle nuove condizioni e ritroverà il sorriso.
La vita scorre inarrestabile, le lacrime scendono, c’è ancora smarrimento, ma la felicità degli occhi è generatrice. | |
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