Lorenzo, basta sciocchezze, ci vogliono idee. E devono essere buone. E ci vuole la voglia di alzare il sedere per esplorare l’orizzonte, anche quello di casa.
Da mangiare non manca, manca però l’idea di un progetto chiaro e di un lavoro. Mancano i due tre talenti che ho seppellito nella memoria e che sono diventati ricordi.
Li vedo, i talenti, ma mi sembrano mummificati. Sono senza imput. L’energia ci sarebbe anche, manca l’identità che la dirige. E allora la scelta cade sullo stare a vedere e stare a sentire.
Vedere cosa si muove, magari anche niente. Sentire il minor disagio possibile, magari è soltanto ansia. Il problema è che a volte sono un genio, ma anche un imbecille. Mi ammiro da solo e mi confondo nel gruppo. Mi propongo con banalità al bromuro, sperando che possa bastare, per piacere agli altri. Per esserci. Altre volte faccio voli pindarici.
In realtà dò troppa importanza alle emozioni che seppelliscono i pensieri (rabbia, impotenza, tristezza) e aspetto il sogno giusto. Che non arriva mai come voglio io. Affinchè arrivi il sogno giusto, devo almeno camminare e pedalare.
E mentre cammino e pedalo, mi ascolto e mi osservo.
Qualcosa si muove dentro e il dito punta in alto. Posso ripetere per giorni e giorni questa agonia del nulla ma poi un bel giorno è Mattino. Mi scuoto e comincio ad alzare la cornetta del telefono e chiamo.
Chiamo i parenti, gli amici, le conoscenze, tutta la rete delle persone significative. Con alcuni mi confido, con altri ascolto i consigli e con altri ancora progetto nuovi giri di giostra. Non è finita come credevo, immerso nella noia e nell’impotenza, sono solo passato da una strada diversa.
Da depresso, ho seguito una traiettoria interna per uscire con un respiro e una parola. Ehi, prendi quello che c’è. Esci dalle gabbie dove ti sei messo e quando ti accorgi che il treno degli impegni ti porta troppo lontano dalla tua salute e dai tuoi tempi. Fermati.
Dì qualche no gentile, in più. Fai sentire la nuova persona che sei. Più fragile, scettica, disillusa. E rimettiti insieme, in un nuovo ‘lego’.
Senti il respiro nella pancia, ascolta il battito. Va tutto bene. La salute è la prima cosa. |